Registro n. 7 precedente | 1815 di 2129 | successivo

1815. Francesco Sforza a Orfeo da Ricavo 1452 novembre 27 Gambara.

Francesco Sforza scrive a Orfeo da Ricavo che, dopo averlo visto, se gli piacerà prenderà a pagamento il cavallo del defunto Giacomazzo. Ha scritto al podestà di Castelnuovo che dia ai fedecommissari la biada venduta e tutte le cose mobili, in conformità delle disposizioni testamentarie di Giacomazzo.

[ 430v] Orpheo de Ricavo.
Habiamo inteso quanto ne scrivi dela proferta fanno quelli fidecommissarii del quondam domino Iacomazo de darci el cavallo liberamente: ne restamo avisati anche per soe lettere, ma te avisamo che noi non voliamo dicto cavallo se non mediante el debito pagamento, se esso ne piace. Et perché vediamo s'el ne piace, volemo che tu li diche per parte nostra, como ancora noi li scrivemo, che mandeno qua da noy dicto cavallo perché, piacendone, ordinaremo che subito glie serrano dati li denari, se non piacerà glie lo remandaremo alloro. Al facto del potestà de Castelnovo che habia inibito la biada et cose d'esso quondam domino Iacomazo, ne despiace et ne recressce molto, perché non è puncto nostra intentione che habia facto cossì, perché non tanto che volesseno torre noy dele cose lassate per luy al figliolo, ma quando dicto figliolo non ne havesse glie provederessemo noy al vivere suo. Et perché tu sii avisato, como anchi scrive ali dicti fidecommissarii, noy scrivemo al dicto potestà de Castelnovo che, non solo daga dicta biada venduta, ma etiam fazano de tucte le cose mobile, como li predicti ordinaranno, secundo la voluntà et testatione del prefato domino Iacomazo. Ex Gambara, xxvii novembris 1452.
Bonifatius.
Cichus.