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1834. Francesco Sforza a Giovanni Bono di Morcaro 1452 novembre 28 Gambara.

Francesco Sforza informa Giovanni Bono di Morcaro che č intervenuto per testare la situazione delle fortezze: tutti quei fanti (ossia paghe) siano stati trovati inutili e inadatti per quella terra sono stati licenziati, secondo quanto richiesto dalla Banca dei Collaterali. Il duca vuole che anche Giovanni Bono faccia fare ai castellani del luogo tale verifica, e trovati degli inadatti li faccia scartare, sostituendoli con uomini sufficienti e che non siano del luogo.

Iohanne Bono de Morcaro.
Havendo noi inteso che alcuni nostri castellani tenevano paghe insufficienti et tenevano cum loro del'homini dele terre, quale sonno in le roche dove stano, el che č in tucto contra li ordeni nostri, gli havimo facto fare le monstre loro et tucti quelli fanti, osia paghe, se gli sonno trovate insufficienti et dela terra propria dela quale e la rocha e forteza dove stanno, per li castellani gli l'havimo facto cassare et condannare, secondo l'ordini dela Bancha deli Collaterali rechedeno, et cosė de quelle paghe se sonno trovate mancargli. Pertanto volimo ti ancora, recevuta questa, fazi alli castellani de quella nostra forteza lė simile monstra, et tucti quelli fanti trovarai habiano del'homini de quella terra et insufficienti , glie faci cassare et remettere deli altri sufficienti che non siano dela terra et li facci condannare como haviamo dicto de sopra che sono stati condanati l'altri nostri castellani trovati in simili errori et mancamenti. Ex Gambara, xxviii novembris 1452.
Marcus.
Cichus.