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1858. La Comunità e gli uomini di Carpenedolo a Francesco Sforza sine data [1452] sine loco

Gli uomini di Carpenedolo informano il duca dell'arrivo dei Veneziani a Castiglione delle Stiviere e dell'imprigionamento di tre uomini nei pressi di Carpenedolo per cui è stata posta una taglia di ventitre ducati nonostante il salvacondotto. Sebbene Gentile da Leonessa chiami tali prigionieri "traditori di Carpenedolo" perché ritiene che nel giro di pochi giorni saranno "marcheschi", gli abitanti di Carpenedolo rassicurano il duca che non lo saranno mai, per fede e devozione che hanno verso la Signoria. Se i Veneziani portassero il campo lì o a Castiglione delle Stiviere saranno approntate tre bombarde.

Copia littere comunis et hominum terre Carpenetuli.
Illustrissime et excellentissime princeps domine domine noster singularissime, post humilimam recomendationem, avisemo la illustre signoria vostra como quante le gente de Venetiani vene e arivay a Castione deli Striveri, et fo preso tre homini da Carpenetolo venendo da Capriana e arivando apresso a Castione fonno assaltati dali loro gente et non poteno tanto smagare che fonno presso e conducti al campo loro et hanno facto taglia ducati xxiii collo salvoconducto et è arivato uno de loro per redimere dicta talea. Un dice che a Gaydo è carcato doi carri de bombarde per venire qui o a Castione delli Strivieri statim statim.
Item venendo questo presone per la via a Carpenetolo se inscontrò [ 438r] con lo magnifico Gentile e glie fece un grande menazare dicendo: "tradituri da Carpanetolo, facete bona guardia, se sapete fare che non vi sirà quactro o vi dì che sarete marcheschi". Ala qualcosa gli venerà fallato ogne loro pinsiero, perché li homini de questa terra se mangnaria li loro figlioli anti che deventesseno marchischi, e questo è per lo fervente amore che porteno loro alla signoria vostra, alla qual sempre loro se ricomandeno che bisognando, et cetera.
Item noi traremo tre bombarde alla fila venendo il campo qui o a Castione, e se venesse de nocte faremo tre grandi fuochi et cusì de dì faremo grande fume. Se altro accaderà ne serviremo.
Illustris dominationis vestre servitore comune et homines Carpanetuli.