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1868. Francesco Sforza a Luigi de Pittis, podestà di Cremona 1452 dicembre 2 Gambara.

Francesco Sforza vuole che Luigi de Pittis, podestà di Cremona, accerti se il cittadino cremonese, presso il quale Piero della Marasca impegnò una certa quantità di biada come contropartita di una somma di danaro, è tenuto a restituire la biada che Piero gli richiede in restituzione del denaro.

[ 440v] Spectabili viro Aloysio de Pittis. potestati civitatis nostre Cremone dilecto nostro.
Dilecte noster, Piero dela Marascha ne ha exposto come lui impegnò certa biava ad uno cittadino da Cremona per certa quantità de denari, come da lui più appieno intenderai. Al quale cittadino dice volere dare il suo denaro, restituendoli la biava, quale gli consignò in pegno et ch'el cittadino non vole restituire dicta biava. Il che volemo intendi el facto et summariamente senza longheza debi determinare se dicto cittadino dé restituire dicta biava dandoli Piero il denaro o detenere la biava come lui dice, ministrando alle parte raxione et iustitia. Gambare, ii decembris 1452.
Facinus.
Iohannes.