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1882. Francesco Sforza ad Angelello da Lavello 1452 dicembre 3 Gambara.

Francesco Sforza dice ad Angelello da Lavello che hanno fatto bene quegli uomini a non accettare per scorta del fieno i suoi uomini. Si meraviglia, inoltre, che non abbia provveduto né all'alloggio, né a fare case, né a distruibuirle; in tal senso lo sollecita.

Angnelello de Lavello.
Dilecte noster, respondendo ac quello ne scrivi de quelli homini quali non hanno vogliuto aceptare li toi homini d'arme quali erano andati a fare la scorta al feno et cetera, dicemo in poche parole che hanno facto multo bene, e quello è l'intentione nostra. Et ce maravigliamo che, havendo nui scricto che neuno dovesse lozare nel recepto, tu non gli habi proveduto de lozamento de fora et factoli fare de case come era ordinato. Se maravigliamo ancora che fra voi tucti non siano distribuite le case, come scrissemo, et però replicamo de novo che così se faza come intenderai. Vogli adonqua solicitare la dicta distributione, perché non è honesto che li tuoi stiano a l'aere e l'altri tucti a coperto. Ex Gambara, die iii decembris 1452.
Irius.