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1956. Francesco Sforza a Petrino Arcamono 1452 dicembre 7 Cremona.

Francesco Sforza loda Petrino Arcamono per quello che ha fatto per messer Tiberto. Siccome gli ha fatto sapere che Tiberto andrà a Bordolano, lo sollecita a trovare strame nei luoghi vicini e procuri di fare di tutto perché non gli manchi nulla.

Petrino Arcamono.
Havimo ricevuto la toa lettera et inteso quanto ne hai scripto. De tucto quello ha(i) facto per lo magnifico messer Thiberto, dicimo che de tucto hai facto molto bene et prudentemente, et te ne comendiamo assai. Et perché ne dice che domatina el prefato messer Thiberto venerà a Bordolano, dicemo che te debi sforzare et fare ogni opera per quelli luochi circumstanti che habia delo strame, facendoli etiandio ogni honore che sia possibile, perché quanto più honore gli farai tanto più ne farai cosa grata et acepta, sichè sforzate de fare per modo non gli manchi niente. Data Cremone, vii decembris hora prima noctis.
Christoforus.
Cichus.