Registro n. 7 precedente | 2002 di 2129 | successivo

2002. Francesco Sforza a Giovanni Bono da Mortara 1452 dicembre 14 Gambara.

Francesco Sforza scrive a Giovanni Bono da Mortara che è contento che vada subito, come gli ha detto Tiberto, dal conte Francesco della Mirandola al quale riferirà che il duca ha concesso a Tiberto il salvacondotto richiesto per passare per le terre sforzesche e andare in quelle della Mirandola.

Iohanbono de Mortario.
Iohanbono, respondendo alla toa lettera per la quale ne scrive ch'el magnifico messer Tiberto te ha dicto che tu vadi dal conte Francisco dela Mirandola et che lui non se parterà del Cremonese con la compagnia soa fine alla toa tornata, et che la lettera te havemo scripta dice che tu vadi così, et cetera, te dicemo che noi siamo contenti et volemo che tu faci quanto domanda ipso messer Tiberto del tuo andare prima de lui; et così andarai subito dal prefato conte Francisco al quale tu dirai per nostra parte (a) como, havendone domandato il prefato messer Tiberto uno salvaconducto et cusì un altro allo illustre signor marchese de Mantoa de potere passare per le nostre terre et transferisse nel suo terreno dela Mirandola, li quali gratiosamente li havemo concessi, et cusì li havemo dato el passo et rechesto de victualie et facto tucte quelle bone acoglienze ne è stato possibele, et che lo confortiamo et pregamo che, per nostro amore et respecto, voglia havere per recomandato dicto messer Tiberto et la compagnia soa in conce(de)rli quello che li domanda, perché è persona che merita ogni bene, certificandolo che delli facti soi restarà ben contento, reputando noi che tucte quelle comodità farà ad lui le faza ad noi proprio. Ex Gambara, die xiiii decembris 1452.
Cristoforus.
Iohannes.

(a) Segue ch'el depennato.