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2010. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1452 dicembre 14 Gambara.

Francesco Sforza informa Bartolomeo Colleoni della necessità di modificare i piani dell'operazione perché il fratello Alessandro gli ha fatto sapere, tramite Giacomo Cerruso, che il giorno dopo non può essere presente all'attacco alla bastita, perché se Colleoni fosse con gli altri di qua dal Serio non gli potrebbero dare l'aiuto indispensabile per detta faccenda. E' necessario che l'operazione abbia luogo al di là, motivo per cui ordina a Colleoni di portarsi di là con otto o dieci squadre con i suoi, con quelli di Sanseverino e con quelli di Gaspare da Vimercate, sistemandosi a Casalpusterlengo o lì vicino. Ciò fatto, mandi qualcuno dei suoi da Alessandro a prendere ordini che eseguiranno. Aggiunge, tra l'altro, che invia al suo famiglio Angelo le istruzioni per quelli che devono rimanere dove si trovano; lo invita a far recapitare subito le lettere che allega per Sacramoro nelle quali gli comanda di non muoversi di là.

Magnifico Bartholomeo de Colionibus.
In questa hora è gionto qui da nuy Iacomo Cerruso quale ne ha rescrito per parte de Alexandro, nostro fratello, che domane non pò sequire la facenda de combatere la bastita, iuxta l'ordine dato, perché vuy fussevo dal canto de qua con quelle altre gente de qua dal Serio non gli porressivo dare quello aiuto et favore che bixogna a questa facenda, perché seranno tanto longe et li nimici gli davano tal impazo dal canto dellà, che non porria seguire la facenda et ordine dato; et perhò è necessario se exequisca dal canto dellà, et che metà la forza sia dellà. Unde havemo deliberato che, andati dal canto dellà con octo o dece squadre, il perché subito, recevuta questa, vogliati levarvi con li vostri, quelli de San Severino et del conte Gasparo de Vicomercato, ali quali scrivimo per le alligate, che vengano con vuy et fazano quanto vuy gli direti et andate domane ad allogiare ad Cassale Pusterlengo, e, mancando allogiamento a qualcuno, poria allogiare in qualche loco lì appresso, avendo [ 466r] advertentia che non si facia rencrescimento al'homini et subditi nostri. Et nel vostro levare de lì mandati uno vostro al predicto Alexandro quale habia ad intendere da luy l'ordine et quello havereti a seguire. Ali altri nostri et fameglia che restino là nuy gli scrivimo quello che hanno a fare; siché ve confortiamo et pregamo vogliati sollicitare quello se ha a fare, se faza presto et bene, et mettere in questo ogni vostro studio et industria. Et sopra ciò dicto Iacomo ve refferirà ancora a bocca in questa substantia, siché gli credi(r)eti quanto ad nuy proprii, avisandovi che per questa via andate, ne pare essere fora de una grande faticha perché, essendo lì vuy, ne pare esserli nuy proprii. Ulterius la lettera alligata, quale scrivimo ad Angelo, nostro famiglio, perché sapia quello habia ad fare con quelli restano là, piacevi subito mandarli.
Preterea le alligate dirrective a Casale sonno per el vostro allogiare, et le altre alligate se drizano a Sagramoro, piacevi mandarli subito, perché per esse gli scrivimo che non si parti. Data Gambare, die xiiii decembris 1452.
Marchus.
Cichus.