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2021. Francesco Sforza al podestà di Platina (1452 dicembre 15 Gambara).

Francesco Sforza ordina al podestà di Platina di far consegnare a Valentino Corso la roba che costui lasciò in pegno a Matteo Pizinardo, come attesta una lista stesa dallo stesso Matteo.

Potestati Platine.
Vene lì Valentino Corso, compagno de Francesco Corso, nostro conestabile, per conseguire da Macteo Pizinardo de quella nostra terra certa quantità de robba, quale li lassò in pegno el Corso, suo compagno, como appare per una lista scripta de mano de ipso Macteo. Et perché dicto Valentino (a) ne dice havere libera commissione de dovere rescotere dicte robe, siamo contenti et volemo che, constandoti, per idonei signali, dicto Valentino havere dicta commissione dal dicto Corso, glila faci liberamente consignare, pagando lui dui ducati d'oro per li quali è im pegno, secondo lui ne dice. Siché, mò scrivendote ipso Valentino dicta lista e scriptura de propria mano de ipso Macteo, et zurando essere cusì, como lui dice, gli farai consignare, como havemo dicto, senza dilactione. Data ut supra.
Christoforus.
Cichus.

(a) Valentino in interlinea su Macteo depennato.