Registro n. 7 precedente | 2028 di 2129 | successivo

2028. Francesco Sforza a Zanotto Visconti e ad Angravallo (1452 dicembre 15) Gambara.

Francesco Sforza comunica a Zanotto Visconti e ad Angravallo di aver scritto agli uomini di Acquafredda perché riprendano con lena la fortificazione del recinto dei militari. Per una soluzione del problema dello strame ha fatto presente anche l'opportunità che si mandi al di là dell'Adda o del Po il "bestiame di sottile". Li avverte che non può inviare fanti, perché sono stati richiesti per l'impresa del ponte di Cerreto.

[ 470r] Zannocto de Vicecomitibus et Angravallo.
Respondendo ac quanto ne haviti scripto che quilli homini non vogliono proseguire alla fortificatione de quello recepto, nui li scrivemo opportune per l'aligata caricandoli et stringendoli che vogliano cum ogni presteza non lassarvi mancare niente et provedere alla dicta fortificatione per modo che gli possiati stare securi, et cusì ve provedano delo stramo, siché mandeno via el bestiame di suttile, secondo ne havite scripto, nel territorio nostro dellà da Oglio o Po, como hanno facto le altre nostre terre de Bressana. Siché presentatili la dicta lettera et solicitati se fortifichi dicto recepto cum ogni celerità, et similiter che se mande via dicto bestiame, rendendove certi che dicti homini dal canto loro faranno il dovere et volontieri ogni cosa, siché vediate voi dal canto vostro portarvi per modo che non habiano casione fare el contrario né querelarsi de voi. Alla parte de fanti ne scrivete, vi dicemo che noi non vi ne possiamo mandare alcuno al presente, perché ne è bisognato mandarli acquella impresa del ponte de Cerreto. Ex Gambara, ut supra. Ser Christoforus.
Iohannes.