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2043. Francesco Sforza a Bartolomeo da Cremona 1452 dicembre 17 Gambara.

Francesco Sforza rimprovera Bartolomeo da Cremona per aver condotto a Saliceto tale numero di buoi da costringere gli abitanti a condurre via del loro bestiame: gliene lasci quel tanto che consente loro di riportare tutti i loro animali. Aggiunge che il fieno dev'essere acquistato a misura o a peso, e non a "descrectione".

Bartolomeo de Cremona.
Non hai puncto facto como era l'intentione nostra in lozare li bovi nostri in Piasentina, perché havemo lamenta da quelli di Saleceto, che, per haver lì tu posti più bovi che non gli possono stare, gli è necessario mandare via del bestiame suo. Et perché questa non è l'intentione nostra, te conmectiamo et volemo che debii lassare solamente in Saleceto tanti bovi quanti gli ponno stare, lassandagli tucto lo bestiame de quelli da Saleceto. Et in questo non sia fallo alcuno, caricandote appresso che per li dicti bovi debi fare torre el feno appeso, overo a mesura, et non a descrectione, perché nostra intentione è de pagarlo. Ex Gambara, die 17 decembris 1452.
Irius.
Cichus.