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2047. Francesco Sforza a Cristoforo Torello (1452 dicembre 17) Gambara.

Francesco Sforza sollecita il conte Cristoforo Torello a reagire alla robberia, denunciatagli da Oldrado da Lampugnano fatta, nonostante la tregua, dai Carreggesi a danno dei Comaschi sul suo territorio di Montechiarugolo. Vuole che faccia restituire tutto quello che è stato tolto a quei poveri uomini.

Magistro comiti Cristoforo Thorello.
Ve mandiamo qui inclusa una lettera, quale havemo recevuta da messer Oldrado de Lampugnano, per la quale intenderete la robaria facta (a) per li Correzesi ac quelli poveretti Comaschi sul nostro territorio de Montegiaruto. Et perché havemo tanto molesta questa novità quanto se potesse dire né pensare, et tanto più quanto che l'è facta sul territorio vostro quale havete tricua con essi, ve confortiamo, caricamo et strengemo, per lo honore vostro et a nostra singulare complacientia, vogliate provedere che alli dicti poveri homini sia integramente restituito tucto quello gli è stato tolto. Et in questo vogliativi adoperare tanto più caldamente quanto che questa robaria non s'è possuta fare iuridicamente, considerata la dicta tregua, perché, come si è dicto. ne farite grandissimo piacere et vogliatine advisare della provisione havereti facta. Ex Gambara, die ut supra.
Irius.
Cichus.

(a) Segue acquelli depennato.