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2076. Francesco Sforza ai capi dei provisionati alloggiati a Gambara 1452 dicembre 20 Cremona.

Francesco Sforza scrive ai capi dei provisionati alloggiati a Gambara rimproverandoli per i danni arrecati alle case. Procurino che simili vandalismi non si ripetano e che i soldati vivano in armonia con la gente del posto che, mentre il duca cerca di farsela amica, essi fanno il contrario. Ribadisce l'opposizione di andare di qua dall'Oglio per la paglia, comportandosi per tale ragione come gli altri.

Superioribus provisionatorum alogiatis in Gambara.
Havemo inteso che, come fossemo partiti da lì, subito quelli provisionati con alcuni altri incomenzorono de guastare le case de fora et spianare el terragio; la qual cosa n'é tanto dispiaciuta quanto dire se podesse et ce ritrovamo de voi malcontenti. Però ve admoniamo et ve conmandiamo provediate che essi fanti se guardino da simìl cose et vivano et tractino bene quelli homini, certificandovi che la prima parola che sentiremo più, romparemo l'amicitia (a) con vui et daremove ad vedere che habiati facto male a comportare simil cose perché, ove nui cercamo avere amici quilli homini, voi cercati farveli inimici; che non volimo patire per modo alcuno, et cercare piutosto de compiacere ad nui che a tri o iiii fanti. Et perché havete rechesto a Petro Maria licentia da venire de qua d'Oglio per paglia, dicemo che non volemo gli vegnati, imo tagliati del falascho, como fanno Ruberto et li altri lozati de là. Ex Cremona, xx decembris 1452.
Irius.
Cichus.

(a) Segue nostra depennato.