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2082. Francesco Sforza al marchese di Mantova 1452 dicembre 20 Cremona.

Francesco Sforza comunica al marchese di Mantova che Antonio Trecco, tesoriere ducale di Cremona, aveva mandato un messo per comprare panni per la corte ducale, ma gli fu interdetto l'ingresso in città per la peste; il che è assurdo, perché da dodici giorni non si registra più né un morto né un infermo, tant'è vero che sono in città sia il duca che Bianca Maria con i suoi. Consenta, quindi, che il messo entri in Mantova e compri i detti panni.

Illustri marchioni Mantue.
Antonio Trecho, nostro thesaurero de Cremona, haveva mandato ad Mantoa per comprare certa quantità de panni per uso della corte nostra, et quelli de Mantoa non hanno vogliuto lassare intrare il suo messo per cagione della peste, quale se dice esser in questa cità. Et perché questa cità è sanissima e più de xii dì passati non c'è morto nì infirmato alcuno de peste, et nui ancora siamo qui con madonna Biancha et li altri nostri, et etiamdio el dicto Antonio non mandaria lì alcuno del quale se havesse uno solo dubio de simile contagione, confortiamo et pregamo la signoria vostra gli piacia provedere et ordinare ch'el messo del dicto Antonio possa intrare in la dicta città et comprare delli dicti panni; la qual cosa reputaremo a grandissimo piacere dala prefata signoria vostra. Ex Cremona, die xx decembris 1452.
Irius.
Cichus.