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2086. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Gabiano 1452 dicembre 21 Cremona.

Francesco Sforza scrive al comune e agli uomini di Gabiano, come pure ad altre località sotto elencate, di essere informato che Gentile da Leonessa, governatore, e il provveditore di Venezia vanno dicendo con lettere e minacce che lo Sforza è fuggito e si è riparato nelle paludi; cosa che possono accertare non vera, visto che "la campagna sempre è stata nostra". Il duca pertanto scrive loro non perché dubita della loro fedeltà, ma perché comprendano che in quello che Venezia dice non v'è che falsità.

Communi et hominibus Gabiani.
Siamo informati como Gentile della Lionessa, governatore, et proveditore della signoria de Venexia, vanno incantando la grandine in quelle nostre terre de Brexana con lettere et ambassate, il che fanno credendose de fare con menaze et zanze quello non hanno possuto fare cum la forza questa (e)state, li quali andavano scrivando che nui fugivamo et se andavamo mectendo nelli paduli, benché fosse tucto contrario, perché, per effecto, voi et ogni altro dovete havere veduto che la campagnia sempre è stata nostra, nì da nui non è mancato. Pertanto ve havimo voluto scrivere questa, non perché dubitamo punto della fede et amore de tucti li homini de quella nostra terra verso nui et il stato nostro, ma ad ciò non habiati dubio de cianze et menaze loro, como non bisogna havere. Per la quale ve dicemo et confortiamo stati de bona voglia et bono animo et non atendiate a zanze né minaze loro, perché ve certificamo, se loro venissero ad campo lì o altrove, como credimo che non faranno, farimo per modo che li farimo pentire essergli venuti. Siché state firmi et constanti, como siamo certi sarreti ne l'advenire, et seti stati nel passato et adtendiati a bona guardia acioché per inganno non siate traditi, perché della forza ve guardaremo nui. Data Cremone, xxi decembris 1452.
In simili forma scriptum fuit infrascriptis locis videlicet:
communi et hominibus Gabiani,
communi et hominibus Montellarum, Oriani et Paternelli,
communi et hominibus Sorapezoli et Cadignani,
communi et hominibus Faverzani,
communi et hominibus Verole Alchisii,
communi et hominibus Verole Veteris et Scorzaroli,
communi et hominibus Farfenghi.