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2098. Francesco Sforza a Giacomo d'Arquata (1452 dicembre 22) Cremona.

Francesco Sforza raccomanda a Giacomo d'Arquata di pensare alla sorveglianza di quel territorio. Finora non si è proceduto ad alcuna ripartizione né per cavalli, né per persone o paghe; egli comunque sarà ben trattato.

Iacobo de Arquata.
Inteso quanto per toe lettere me hai scripto dela toa rata parte deli denari et così delle taxe deli logiamenti, te respondemo che niuno nostro conestabele né provesionati, né per cavalli né per le persone overo paghe, ancora ha havuto nì dinaro né logiamento alcuno. Siché dati bona voglia che, se ne daremo ad alcuno, sarai così bem tractato, como lo primo homo habiamo presso nui, siché actendi alla bona guardia de quella terra che non gli possa incorrere inconveniente alcuno, perché tucto il carico è tuo. L'aligate vogli mandare subito ad Manerbio. Cremone, xxii novembris 1452.
Marcus.
Iohannes.