Registro n. 7 precedente | 2101 di 2129 | successivo

2101. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Castelleone 1452 dicembre 21 Cremona.

Francesco Sforza fa nuovamente divieto al podestà, al comune e agli uomini di Castelleone di accettare armi in pegno per dare vino o altro. Diano pure tutto a credito, ma le armi non sono oggetto di pegno.

Potestati, communi et hominibus Castrileonis.
Per altre nostre lettere ve havimo scripto che non dovesti, per cosa del mondo, torre im pegno l'arme de nostri soldati alozano là per dargli vino né altra robba. Et quello ve dissimo mò per questa ve replicamo, perché non è punto nostra intentione che l'arme stiano im pegno. Ben dicemo et così ve confortiamo che del vostro vino et dele altre vostre cose gli debiate fare tucte quelle comoditate possiti per il bisogno loro o sopra la fede loro o suxo qualche altri pegni, purché non siano arme, le quale non volemo per cosa del mondo debiate torre impegno. Ve ricordiamo bene ancora ad intenderne talmente con loro che gli haverete a dare le robbe vostre che sappiate dove essere pagati. Data Cremone, die xxi decembris 1452.
Bonifatius.
Iohannes.