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2124. Francesco Sforza ad Andrea da Pisa (1452 dicembre 23) Cremona.

Francesco Sforza risponde ad Andrea da Pisa che non può aderire alla sua richiesta della possessione di Formigara, già del defunto Giacomazzo, perché, data al figlio di Giacomazzo. Stia, tuttavia, di buon animo, perché il duca ne troverà un'altra da assegnargli.

Andree de Pisis.
Havemo inteso la rechesta che tu ne fai de Formigara, quale goldeva la bona anima del spectabile messer Iacomazo. Al che, respondendo, te dicimo che invero nui haveressimo caro conpiacerti, ma dicta possessione ne la rechiedde il figliolo del quondam domino Iacomazo al quale intendimo fare del bene per rispecto delli benemeriti soi verso nui; siché quella non ti possiamo dare, ma datte de bona voglia, perché ne atrovarimo un'altra bona e faremote contento de nui. Cremone, ut supra.
Bonifacius.
Cichus.