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2129. Francesco Sforza al podestà di Castelleone (1452 dicembre 15) sine loco.

Circa la domanda se sia da dare la tassa a quelli di Sacramoro, Francesco Sforza risponde al podestà di Castelleone dicendo che deve attenersi alla lista avuta, tranne se Francesco di Antonio de Petracini gli dovesse dire diversamente. Per quel che concerne vino e armi a pegno, il vino si dia pure a credito, ma le armi non possono essere impegnate.

Potestati Castrileonis.
Inteso quello ne hay scripto per doe toe date a xii e xiii del presente, respondemo a tucte le parte, et primo, ove volesti essere chiarito da nuy se dei dare la taxa et el vivere a quelli de domino Sacramoro secondo l'augumentatione, dicemo che gli la dei dare solamente secondo la lista havuta, salvo se Francesco de ser Antonio te ne scrivesse, perché in questo caso volemo exequisse quello te scriverà luy. Alla parte del dare del vino sopra li pegni et arme loro, siamo contenti se gli ne daga sopra li pegni, ma sopra l'arme non, perché non intendiamo che l'arme siano impegnate, et cossì avisandone li dicti homini...(a)

(a) La missiva s'interrompe qui.
Per i due allegati cfr. 469v e 469r con minime variazioni.