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213. Francesco Sforza al castellano della rocca di Castelleone 1452 febbraio 18 Milano.

Francesco Sforza ordina al castellano della rocca di Castelleone che faccia sapere a Giovanni Fondulo di non portarsi più in quella terra senza licenza del podestà del luogo. Il duca vuole che detto Giovanni sia ben vigilkato per comprendere quello che "va facendo et pratichando".

[ 55r] Castellano arcis Castri Leonis.
Inteso quello ne hay scripto de Iohanne Fondulo, che è vinuto a più volte in quella nostra terra et cetera, dicemo che tu debie fare ad mandare dicto Iohanne che non debia vinire più in quella nostra terra se prima non manda ad torre licentia dal nostro potestà de Castellione et che, concedendoli dicto potestà licentia, siamo contenti ch'ello lì vengna, altramente non. Siché informeray del tucto dicto nostro potestate, al qual Iohanne fariti havere bona diligentia et advertentia de intendere honestamente quello va facendo et pratichando. Data Mediolani, die xviii februarii 1452.
Cichus.

(a) Segue qui depennato.