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216. Francesco Sforza al marchese d'Este 1452 febbraio 23 Milano.

Francesco Sforza ringrazia il marchese d'Este per l'accoglienza concessa al figlio Galeazzo. Gli è pure grato per la risposta fattagli avere circa i fatti di Francesco Landriano, persona al duca carissima e che sì vivamente gli raccomanda. Desidera che anche Landriano comprenda quanto di lui il duca si è interessato.

Domino marchioni Estensi.
Havemo recevuto piacere et contentamento assay, oltra le gratissime recoglienze et ample proferte et relevati honori ha facti la illustre fraternitate vostra ad Galeazo, nostro figliolo, etiam della grata resposta gli ha data circha i facti de l'egregio cavaliero misser Francesco de Landriano. Però havendolo nuy carissimo (a) come havemo per le sue virtute et singulare fede, quale sempre ha havuta al stato nostro, non ne potria fare la illustre fraternitate vostra cosa per una quale ne fosse più grata di questa, et quantunca siamo certi che la iustitia vale presso la illustre signoria vostra più che cosa del mondo, nondimeno per la dilectione porteme ad esso misser Francesco non possiamo fare non ve lo recomandiamo anchora nuy strectamente, et preghemo la illustre fraternitate vostra in questo gli voglia demostrare essergli zovata la recomendatione nostra, non altramente che essa voria nuy facessimo per uno suo carissimo, ali piaceri dela quale sempre siamo aparechiati. Data Mediolani, die xxiii februarii 1452.
Franciscus Sfortia Vicecomes de manu propria subscripsit.
Cichus.

(a) carissimo in interlinea su gratissimo depennato.