Registro n. 7 precedente | 220 di 2129 | successivo

220. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 febbraio 22 Milano.

Francesco Sforza compiaciutosi con Giovanni da Tolentino per l'ospitalità offerta al marchese di Mantova, ferma la sua attenzione sul rifiuto di alcuni cittadini di cedere le loro casette per la costruzione dell'ospedale. Vuole che Giovanni indaghi sulla reale necessità di avere dette casette e, in caso affermativo, induca i renitenti a cederle, mandando dal duca coloro che non volessero acconsentire.

Domino Iohanni de Tholentino.
Havimo recevuta la vostra lettera et inteso quello ne scriviti de l'honore haviti facto allo illustre signor marchese de Mantoa: ve dicimo che ne piace, et più l'havimo havuto caro che se fusse stato facto ad nuy proprii. Alla parte della richesta ve hanno facta li deputati alla fabricha del'hospitale de quilli hanno quelle casette sonno necessarie per la fabricatione de l'hospidale, le quale non vogliono dare a l'hospidale, licet gli vogliano dare el contracambio o pagarglile quello sia honesto, vi dicimo che nuy ne maravigliamo de questo, perché ne pare ogniuno [ 57r] doveria essere contento che questo hospidale se facesse. Pertanto, havuta informatione prima de queste case se sonno necessarie per lo hospidale, volimo habiati denanzi ad vuy tucti quilli de chi sonno queste case et li confortati et admoniti, per quello modo ve parerà quanto più iustamente sia possibile, che vogliano essere contenti de dare queste case al hospidale essendogli dato el contracambio o essendogli pagate como scriviti; et non manchati dal canto vostro in persuadergli, perché siano contenti de darle, pur quando vedati non vogliano darle. Et che siano necessarie per lo hospidale ce ne advisati, mandandoce el nome de quilli fossero renitenti, perché gli providarimo nuy. Data Mediolani, die xxii februarii 1452.
Cichus.