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244. Francesco Sforza al capitano del divieto di Cremona 1452 marzo 1 Milano.

Francesco Sforza vuole che il capitano del divieto di Cremona, dopo aver calcolata la quantità di biade che loro realmente abbisognano, conceda, come hanno richiesto Andriolo e Giovanni e molti altri Brambilla di Fontanella, agli abitanti di detto luogo di poter estrarre dal Cremonese tanta biada quanto serve per il sostentamento di sessantaquattro bocche.

Capitaneo devetus Cremone.
Ne rechiedeno Andriolo et Iohanne et molti altri de Brambilla, habitatori della nostra terra de Fontanella, gli voglimo provedere che possano extrahere delle nostre terre de Cremonese tanta biada che possano vivere cum le loro persone et fam(i)gli che sonno ad numero circha boche lxiiii, come dicono. Et perché siamo contenti gli sia proveduto in modo ch'el vivere non gli manchy te scrivimo et volimo diligentemente te informi de quanta quantitade ne hanno de bisongno, et per quella gli ne faci opportuna licentia et per modo habiano da vivere. Ma che non lo conducessero contra li ordini nostri, del che molto te agravamo et vogli havere bona advertentia. Data Mediolani, die primo martii 1452.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.