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245. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 marzo 2 Milano.

Francesco Sforza ordina al podestà di Cremona di permettere a Vincenzo Marchiolo da Piacenza, cognato di Giovanni Co Grosso, che per una sola volta gli possa parlare in presenza sua, o del suo cavaliere, ascoltando (per poi riportare tutto al duca) quello che si diranno.

[ 64v] (a) Potestati nostro Cremone.
Vinzenzo Marchiolo da Piacenza, presente portatore, cognato de Iohanni Co Grosso, quale havete nele mani substenuto, ce ha facta fare grande instantia che siamo contenti possa parlare col dicto Iohanne, dove che, per compiacerli, non faciamo caso li parli. Et però monendolo prima non se li dica cosa che contra di sé li havesse ad tornare danno, lassariteli parlare solum una fiada, stando vuy o il vostro cavallero, sempre ala presentia et scoltando ciò che diranno. Et nuy avisarite qual raxonamento s'era stato il loro. Data Mediolani, ii martii 1452.
Ser Andreas.
Andreas Fulgineus.

(a) Precede l'indicazione del destinatario Antonio Trecho thexaurario Cremone depennato.