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258. Francesco Sforza al podestà di Cremona (1452 marzo) 5 (Milano).

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona faccia in modo che Giacomo Galuppo, uomo d'arme di suo figlio Tristano, abbia a realizzare i crediti che vanta ĺ.

Potestati nostro Cremone.
Iacomo Galuppo, homo d'arme de Tristano, nostro figliolo, dice dovere havere certi dinari da alcuni de ĺ, secondo da lui intenderite. Pertanto, ministrateli summaria et expedita raxone, facendoli fare il debito senza alcuna dilatione de tempo. Et non manche. Data Mediolani, v ut supra.
Andreas Fulgineus.