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269. Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini di Mozzanica 1452 marzo 7 Milano.

Francesco Sforza scrive ai consoli, al comune e agli uomini di Mozzanica di aver preso atto della loro disponibilità ad assumere il nuovo onere "della taxa de pesi centocinquanta de sale". Li informa di aver ordinato al referendario e al tesoriere di Cremona di esonerarli da tale onere. Alla provvista di munizioni che loro sta a cuore, provvedano con i denari risparmiati dall'accennato onere del sale.

[ 69v] Consulibus, communi et hominibus Mozanice.
Havimo veduto quanto scriveti della graveza ve hanno posta e nostri offitiali de Cremona della taxa de pesi centocinquanta de sale, vi dicemo che benché vuy siati contenti et offeriativi cum termine pagare dicta graveza, nientemeno nuy non volimo che vuy, né con termine né senza, paghiati ponto de dicta taxa. Et adciò che li nostri offitiali non ve diano spesa né impazo per tal facenda, scrivemo opportunamente alli nostri referendario et thexaurero de Cremona che non ve diano per la dicta taxa alcuno impedimento et che revochino ogni ordine havessero dato sopra de ciò. Alla parte ne scriviti ve providiamo de monitione et che ve ne faciamo dare ad credenza che com lo tempo pagaressivo o per altra via, ve respondimo che vuy possiti (a) comprare monitione de quilli dinari che vuy medesmi scriviti essere contenti de pagare per lo sale, et per questa via ad nuy pare possiati provederve dele arme vi bisognano, et cussì vi confortamo debiati fare per ogni modo. Mediolani, die vii martii 1452.
Iohannes Antonius.
Iohannes.

(a) Segue pagare depennato.