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273. Francesco Sforza a Giovanni de Rodano 1452 marzo 7 Milano.

Francesco Sforza richiama a Giovanni de Rodano in Mantova, consapevole di quanto sia dannosa l'esondazione del Po per chi ha possedimenti ai suoi margini, la necessità di concorrere con la quota concordata con il podestà di Casalmaggiore ai lavori di contenimento del fiume.

[ 70v] Iohanni de Rudiano in Mantua.
Quanto sia damnosa et nociva la ruina del Po ad vuy et alli altri, quali hanno possessione in quello confine del Po, vuy lo doveti sapere. Parendo, adoncha, ad nuy honesto et raxonevele che ogniuno per participare de l'utile et del commodo debia anche participare de l'incomodo et della spesa, benché siamo certi non bisongni, perché vi cognoscimo tale (a) che dalle cose honeste et raxonevele non ve levariti may, ve confortiamo, pregamo che, intendendovi cul nostro potestà de Casal Maiore, vogliati adiutare per la contingente parte vostra alla reparatione del Po, aciò che, mediante l'opera vostra et delli altri se gli possa fare tale provisione che non faza damno ad vuy et alli altri, né alla terra nostra de Casalmaiore, de che, oltra che sia honesto et debito, ne fariti gran piacere. Data Mediolani, die vii martii 1452.
Zanetus.
Iohannes.

(a) Segue et depennato.