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28. Francesco Sforza a Giovanni Caimi, commissario di Pizzighettone 1452 gennaio 6 Lodi.

Francesco Sforza vuole che Giovanni Caimo, commissario di Pizzighettone, accolga come meglio può l'ambasciatore fiorentino Diotisalvi, destinandogli come alloggio l'ambiente dove lì si sistema il duca. Lo spesi di tutto tranquillamente perchè poi il duca lo rifonderà sulle entrate ducali.

[ 7v] Iohanni Caimo, comissario Pizleonis.
Perchè de proximo el spectabile nostro compare Diotesalvi, ambassiatore fiorentino, debbe vinir da nuy et farà quella strata de Pizghitone, volimo che, subito recevuta questa, tu te trovi cum lo Fullignato o cum chi serrà in quella nostra rocha de Pizghitone et faciati apparechiare quelle camere, quale tenemo nuy quando semo lì per lo dicto nostro compare, et li faci le spese et te sforzi de farli quelli honori et grate coglientie te siano possibile al mondo et advisane quello montarà dicta spesa, perchè te le faremo pagare sopra le nostre intrate. Data Laude, die vi ianuarii 1452. Iohannes.