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292. Francesco Sforza ad Angelo da Caposilvis e Stefanino Zaccaria 1452 marzo 12 Milano.

Francesco Sforza vuole che Angelo da Caposilvis e Stefanino Zaccaria, podestà di Casalmaggiore, si intendano con Gandolfo da Bologna, commissario sopra gli alloggiamenti nel Parmense, per il saldo del debito per frumento e vino, che hanno a Casalmaggiore i connestabili Bartolomeo, il defunto Francesco da Bologna e Bartolomeo da Messina.

[ 75r] Angelo de Caposilvis et Sthefanino Zacharie, potestati Casalismaioris.
Nuy scrivemo per le alligate ad Gandolfo da Bolongnia, nostro commissario sopra li alogiamenti de Parmesana, che lo debito quale hanno ĺ ad Casalmaiore Bartholomeo et quondam Francesco da Bolongna et Bartholomeo de Missina, nostri conestabili, per casone de formento et vino, como ne scriviti, sia integramente satisfacto a quilli, quali hanno dato dicto frumento et vino delle taxe, quali dicti nostri conestabili hanno im Parmesana, sichè vogliativi intendere cum lo dicto Gandolfo acị che sia facto lo debito pagamento ad chi deve havere. Data Mediolani, die xii martii 1452.
Zanetus.
Iohannes.