Registro n. 7 precedente | 300 di 2129 | successivo

300. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino [1452 marzo 16 Milano].

Francesco Sforza vuole che il genero e consigliere Giovanni da Tolentino, luogotenente, e il podestà di Cremona amministrino giustizia sommaria a Domenico Soldato, riparato nel Cremonese dopo la fuga da Mantova, dove è debitore di una grossa somma di danari agli eredi di Giovanni di Manfredi, persone caldamente raccomandategli dal marchese di Mantova.

Magnifico genero et consiliario domino Iohanni de Tholentino, locuntenenti, ac spectabili viro potestati Cremone, dilectissimis nostris.
Intendiamo ch'el è fuzito da Mantoa et reducto in Cremonese uno Domenico Soldato, debitore delli heredi de Zuhanne di Manfredi, de bona summa de dinari, come pare per instrumento. Et perché li dicti heredi sonno subditi de l'illustre signor marchexe de Mantoa et non porriano commodamente piedezare in altruy territorio, et esso signor marchexe nelli ha strectamente recomandati, ve committimo et volimo che ad ogni rechesta d'essi heredi, o de qualunqua suo legiptimo messo, gli ministrati raxone summaria et expedita contra el dicto Domenico, et constandovi del debito lo astrengiati ad farli el dovere de tucto quello che veramente gli deverà dare cum ogni cellerità possibele. Data ut supra.
Irius.
Cichus.