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33. Francesco Sforza a Giacomo da Camerino 1452 gennaio 6 Lodi.

Francesco Sforza ricorda a Giacomo da Camerino di avere affidato a Giovanni d'Amelia e a lui la vicenda di Ambrogio da Triulzio contro il quale si avviò un processo. Non avendo potuto avere da Ambrogio la confessione già avuta da Giacomo, Michele Battaglia e Andrea, cancelliere ducale, lo Sforza gli chiede di fargli avere copia del processo e della risposta data da Ambrogio.

Ser Iacobo de Camereno.
Te deve recordare, quando in li dì passati fossemo lì, comettessimo ad messer Iohanni da Amelia et ad ti ir facto de Ambroso da Trivulzi, al quale parlaste et feceve resposta, et contra de luy fo formato certo processo. Non possendose havere la confessione, già luy fece in le toy mani de Michele de Bactaglia et de ser Andrea, nostro cancellero, perché era qui ad Lode, onde, perchè vorressemo de novo vedere dicto processo, mandarate subito per uno cavallaro la copia d'esso et dela soa resposta et de tucto, et non manchi. Data Laude, vi ianuarii 1452.
Andreas Fulgineus.