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332. Francesco Sforza a Giorgio de Oldonibus, podestà di Romanengo 1452 marzo 27 Milano.

Francesco Sforza ordina a Giorgio de Oldonibus, podestà di Romanengo di consegnare Fallameschia, già ragazzo di Biagino da Milano, uomo d'arme ducale, che ha deciso di abbandonare la carriera militare, al latore della lettera, appositamente inviato da Antonio da Verona, famiglio ducale, cui detto Biagino l'ha lasciato.

[ 85r] Nobili viro Georgio de Oldonibus, dilecto potestati terre nostre Romenenghi.
Perché Biasino da Mediolano, già nostro homo d'arme, quale de presenti ha lassato l'arte et delibera stare ad casa sua, ha dato et concesso Fallameschia, suo ragazo, quale è lì nel suo logiamento, ad Antonio da Verona, nostro famiglio, como vederiti per lettere d'esso Biasino. Pertanto volimo che, subito recevuta questa, lo faci (a) consignare al presente portatore, mandato d'esso Antonio; et questo non sia fallo, etiam se dicto ragazo fosse pervenuto alle mane de alcuno homo darme o d'altra persona, perché (b) nostra intentione è che lo habia dicto Antonio, famiglio nostro, per ogni modo. Data Mediolani, die xxvii martii 1452.
Cristoforus.

(a) In A faciati con ati depennato.
(b) ché di perché in interlinea.