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342. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 marzo 29 Milano.

Francesco Sforza comanda al podestà di Cremona di soprassedere dal procedere contro il detenuto Montebello, famiglio di Giorgio Bizarro, compagno del figlio Sforza. Vuole che lo informi su colui che è stato assassinato, chi erano i suoi parenti, donde veniva, che reputazione aveva.

Egregio viro potestati Cremone nostro dilecto.
Dilecte noster, vogliamo debiati soprasedere et non far despiacere né molestia veruna in la persona de Montebello, fameglio de Giorgio Bizarro, compagno del magnifico nostro figliolo Sforza, quale havete in presone, perché haverete da noi sopra de ciò altro in contrario, et vogliamo, visis presentibus, ne debbiate advisare chiaramente la caxione per la quale lo haveti in prexione. Et perché siamo informati che lo dicto Montebello ha morto un'altra persona, vogliamo ne advisati chi era colui che l'è stato morto et donde era et che sonno soi parenti et de quale reputatione ello era. Et questo tale advisamento mandatinelo subito et senza alcuna dimora per modo che intendiamo questa facenda chiaramente. Data Mediolani, die xxviiii martii 1452.
Zaninus.
Iohannes.