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344. Francesco Sforza al podestà, al referendario e ai deputati agli affari di Cremona 1452 marzo 29 Milano

Francesco Sforza fa presente al podestà, al referendario e ai deputati agli affari di Cremona le molte lamentele dei contadini abbienti extracittadini tassati per il ricupero delle ventimila staia di frumento offerti al duca. Richiama il podestà e il referendario alla moderazione, ricordando i vari carichi che tali contadini già sopportano ("carico delli soldati et altri carichi occurrenti").

[ 87v] Spectabili ac nobilibus viris et potestati, referendario ac deputatis presidentibus negociis communis civitatis nostre Cremone.
Dilecti nostri, como sapete per la summa instantia ne fecero li ambasiatori vostri, quali forono qui da noi ad farce la offerta delli vinti millia stara de formento per parte de quella nostra comunità, nuy fossemo contenti et fra li altri capitoli li concedessimo che per la recuperatione del dicto furmento se possesero taxare delli contadini de fora, quali fossero habili et possenti per sé, et non in communi, iuxta la possibilità loro. Il qual capitolo bemché comprendessimo fosse exoso et non possere essere senza querela, concedessimo per satisfatione de quella communità del qual capitulo havemo havuto infinite querele dalli contadini de fuora, quali se gravano per lo carico delli soldati et altri carichi occurrenti, non possere satisfare ac quello gle havete tassato, como vederete per le incluse. Benché più altre querele ne habbiamo havute, quale non ne mandiamo, il perché ne pare comprendere che al tassare questi contadini de fuora se habbia pocho respecto et che forsi gli sieno de quelli che vorriano dare el peso loro al compagno, la qual cosa non è de nostra intentione né voluntà, perché nostra intentione è che quelli contadini sonno tassati de fora siano tassati iuxta la loro possibilità. Pertanto ve scrivimo et dicimo habbiate bona consideratione in questo facto amonendo voi, podestà et referendario, che habbiate tale advertentia al tassare de questi contadini de fuora, considerato le altre spese hanno che non habbiano a venire ad nuy cum querela, et ve sforzate fare questa tassa de fuora fra mancho persone sia possibele et fra quelle che siano habile et habiano la possanza per modo non ne habiamo più affanno.Data Mediolani, die xxviiii martii 1452.
Zannetus.
Cichus.