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351. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino, luogotenente di Cremona 1452 marzo 29 Milano.

Francesco Sforza vuole che Giovanni da Tolentino, luogotenente di Cremona, convochi Filippo degli Eustachi e Giovanni Zappaterra e, accertata la verità, risolva con rito sommario la vertenza che li contrappone per una casa.

[ 90r] Domino Iohanni de Tholentino, locuntenenti Cremone.
Filippo de Eustachio ne ha exposto havere luy una certa diffirentia de una casa cum lohanne Zappaterra, dicto Sipone, habitatore de quella nostra cità, et perché ne bisongna operare lo dicto Filippo in alcune nostre facende de grande importantia, volimo et ve commettimo che habiati denanti da vuy lo predicto Filippo et lo dicto Iohanne et intenditi le raxone de l'una parte et de l'altra et, sola facti veritate inspecta, remossa ogni cavillatione et litigio, faciati raxon summaria et expedita ad chi l'haverà sine strepitu et figura iudicii. Mediolani, xxviiii martii 1452.
Ser Persantus.
Cichus.