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361. Francesco Sforza a Tristano Sforza 1452 aprile 5 Milano.

Francesco Sforza ordina al figlio Tristano che non dia motivo agli uomini di Soncino di lamentare danni di erbe e biade causati dai suoi militari.

[ 93r] Magnifico filio nostro carissimo Tristano Sfortie Vicecomiti.
Tristano, quilli homini de Sonzino se lamentano che li homini d'armi sonno logiati lì mangiano l'erbe delli loro prati grassi et biave, del che ne maravigliamo che gli comporti questo et non gli provedi che dicti non habiano casone de lamentarse. Pertanto te dicimo che, recevuta questa, debbii ordinare ad dicti homini d'arme che non gli pasquino loro herbe né biave, et, se voleno pasquolare li sui cavalli, li mandino in loco non fazano damno ad veruno, advisandoti che se gli consenti ad questo, et che dicti homini habiano più ad ritornare da nuy per questa casone, daremo la colpa tucta ad ti. Data Mediolani, die v aprilis 1452.
Marchus.
Iohannes.