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388. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Cremona 1452 aprile 15 Milano.

Francesco Sforza scrive al referendario e al tesoriere di Cremona di consegnare a Morelino della Porta i denari delle paghe di due mesi trattenuti ai salariati della città e dei comuni di fuori. Si trattengano i denari di questo mese a quei salariati ai quali non è stata trattenuta la paga di febbraio.

Prudentibus viris referendario et thexaurario nostris Cremone.
Mandiamo là Morelino dela Porta, exhibitore della presente, per torre et portare qui a Boschino d'Angiera li dinari delle due paghe, overo del sallario de duy mesi retenuto cussì alli sallariati in quella nostra cità, come alli potestati salariati dale comune de fora, del che più volte v'è stato scripto. Pertanto volimo che a esso Merlino faciati respondere de dicti dinari interamente, remosta ogni exceptione. Et perché ad alcuni de dicti salariati è data la paga del mese de febraro proximo passato, la quare era una de quelle due che se doviano retenere, retenitili a hora la paga del presente mese per contra di quella de febraro, nonobstante ch'el vi sia scripto la debiati pagare, secondo che etiandio per lo regulatore et Maistri delle intratate nostre v'è stato scripto, facendo subito senza alcuna dimora spazare el dicto Morelino, siché presto possa tornare qui. Data Mediolani, die xv aprilis 1452.
Ex Magistris intratarum.
Cichus.