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420. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 aprile 23 Milano.

Francesco Sforza in risposta a quanto Giovanni da Tolentino, luogotenente di Cremona, gli ha comunicato circa quanto avviene nel Brsciano, gli raccomanda di essere sempre attento a quanto succede di là. Lo informa di aver comunicato agli ambasciatori cremonesi quanto è necessario circa i guastatori per la bastita. Non aggiunge altro circa i guastatori richiesti dal marchese di Mantova, perchè crede che alla ricevuta della presente missiva vi abbia già provveduto. Lo rassicura di aver convocato Antonio Trecco e che gli ordinerà di dargli le duemila lire dovitegli.

[ 110v] Domino Iohanni de Tholentino, locuntenenti Cremone.
Respondendo a due vostre de dì xviii et xx del presente ve regratiamo delli advisi quali ne dati de quello haviti inteso de verso Bressana, et non dicimo altro se non che vogliati stare attento et vigilante dal canto de là, perchè dal canto di qua gli providerimo nuy. Del facto delli guastatori per la bastita, havemo risposto alli ambassiatori cremonesi che sonno stati qui, quanto bisongna, sichè non ce achade dire altro. Similmente non dicimo altro delli guastatori rechesti da l'illustre signor marchese de Mantoa, perchè crediamo che alla receptione de questa gli haviriti facto provisione. Non dicimo anchora altro de quelle ii mila libre quale ve debbe dare Antonio Trecho, perché l'aspectiamo qui et ordinaremo che omnino ve siano date de presente. Data Mediolani, die xxiii aprilis 1452.
Irius.
Cichus.