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449. Francesco Sforza a Angelo de Caposilvis 1452 maggio 1 Milano.

Francesco Sforza informa Angelo de Caposilvis, famigliare ducale a Casalmaggiore, d'aver scritto ai connestabili Bartolomeo da Bologna, a Bartolomeo da Messina e a Padoano, tutti alloggiati nel Parmense, che si portino con i loro fanti da lui a Casalmaggiore. Mandi Padoan a Rebecco avvertendolo di non dar fastidio (e pagherebbe lo scotto) alla popolazione, dalla quale riceverà (come le ha anche scritto) solo "stancie et coperto". Sia ben vigile, ma assolutamente non faccia, senza ordine ducale, alcuna mossa contro quei di Venezia. Bartolomeo da Bologna e Bartolomeo da Messina staranno con lui e cerchi in ogni modo di collocarli entro Casalmaggiore.

[ 117r] Strenuo viro Angelo de Caposelvis, dilecto familiari nostro in Casalemaiore.
Cito cito per postas.
Noy havimo scripto et ordinato ad Bartolameo da Bologna, Bartolameo da Missina et Padoano, nostri conestabili, quali allogiano in Parmesana, como tu say, che loro cum tutti soi fanti vegnano da ti lì ad Casalmaiore. Il perchè, gionti che siano, volimo che subito tu mandi ad stare ad Rebecho lo dicto Padoano cum tutti li soi fanti, ordinandoli che stia dentro della terra et che cum li homini de quella terra se deporti humanamente et non gli facia uno minimo damno nè rencrescimento, advisandolo che se luy farà lo contrario noy pagarimo ogni cosa fina ad un pontale de stringha ale spese soe, et oltra ciò gli darimo ad intendere ch'el ne haverà facto cosa exosa et molesta, dali quali homini non volimo che habia cosa alchuna se non solum el coperto. Et cossì per la aligata scrivemo alli dicti homini che recepti lo dicto Padoano et che non gli diano altro che stancie et coperto. Ordinaray anchora al dicto Padoano che, per quanto ha cara la gratia et amore nostro, non se mova ad fare acto nè novità alchuna contra niuno de quelli della signoria de Venetia, finchè da noy non haverà altro, ma che stia però cum li ochii aperti che scandalo nè inconveniente alchuno non gli seguisse. Bartolameo da Bologna et Bartolameo da Missina cum li loro volimo che tu li retegni cum teco, che stiano in la terra similiter tutti quelli toi fanti et balestreri che allogiano fuora de Casalmaiore. Faci che subito havuta questa, tu li faci levare via et farali allogiare, per quello modo che meliore te parerà, dentro de Casalmaiore cum li altri, che stiano bene. Et tu fa che per toa lettera ne advisi como haveray facto. Mediolani, primo maii 1452.
Persanctus.
Iohannes.