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461. Francesco Sforza a Pietro de Rattis e a Azzone de Rattis 1452 maggio 2 Milano.

Francesco Sforza dice a Pietro e Azzone de Rattis, castellani di Casalmaggiore, d'essere contento che abbiano preso possesso della rocca. Angelo consegnerà loro la cittadella e il rivellino quando i balestrieri se ne andranno, il che avverrà presto. Ha scritto ad Angelo di far avere alla rocca per "monitione" venticinque moggia di frumento

Petro et Azoni de Rattis, castellanis roche nostre Casalismayoris.
Havimo recevuto la vostra lettera et inteso quello ne scriviti della intrata haviti facta nella rocha, et che Angelo non ve ha voluto dare la cittadella et el revellino et cetera. Ve dicimo ch'el ne piace siati zunti ad salvamento, et confortiamovi ad volere actendere dì et nocte ad bona guardia, per modo non possa intervenire scandolo. Del facto della citadella et del revellino, habiati patientia fino quilli nostri balestreri se partono, quali se hanno ad partire presto, et poy Angelo ve consignarà ogni cosa, como è la voluntà nostra. Scrivimo per l'alligata ad Angelo, quale farrà mettere per monitione in quella rocha moza xxv de frumento, et cussì delle altre monitione da deffesa, sichè vi intenditi cum luy che provederà ad tucto, et ne advisati poy se ve bisongna altro, mandandone la lista de tucte le monitione haveriti havute. Data Mediolani, die ii maii 1452.
Zanetus.
Cichus.