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462. Francesco Sforza a Bartolo da Cotignola e a Guidino da Cotignola 1452 maggio 2 Milano.

Francesco Sforza avvisa Bartolo e Guidino da Cotignola, castellani della rocca di Pizzighettone, di aver scritto al cremonese Stefanino Zaccaria ufficiale sopra il pane del campo, di far loro avere dieci moggia di frumento per "monitione" della rocca, frumento che conserveranno con quello lasciato dal Fulignato.

[ 120r] Fidelibus dilectis nostris Bartholo et Guidino de Cotignola, castellanis arcis nostre Pizleonis.
Nuy scrivimo ad Sthefanino Zacharia, nostro citadino de Cremona et offitiale sopra el pane del campo, quale darrā ad qualunqua vuy mandariti da luy cum la dicta lettera moza dece de frumento. Pertanto, intendendovi col commissario, al quale mostrariti questa, provedeti de mandare subito per el dicto frumento, el quale volimo tegnati et governati per monitione, non movendo de quello nč de l'altro ve lassō Fulignato, uno minimo granello senza nostra licentia, se haviti cara la gratia nostra, perchč non volimo sia consumato, ma volimo sia servato per munitione alli bisongni. Et ne advisati s'el ve bisongna altro per monitione de quella rocha, che provedirimo ad tucto. Data Mediolani, die ii maii 1452.
Zanetus.
Cichus.