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484. Francesco Sforza a Simone da Spoleto 1452 maggio 6 Milano.

Francesco Sforza avverte Simone da Spoleto che se vi è chi alla tassa dei cavalli contribuisce meno degli altri, faccia in modo che, nella assegnazione dei prossimi due mesi, colui che, nel passato, ha pagato meno di un ducato venga ora tassato di un ducato d'oro. Dove s'è versato da ciascuno più di un ducato, nulla si cambi.

Ser Simoni de Spoleto.
Per tua declaratione circha la instructione che nuy te havimo data per la compositione delle tasse delli cavalli et cetera, perché nuy siamo advisati (a) che alcuni luochi et terre che contribuiscono alle tasse di cavalli pagheno chi più et chi meno, la intentione nostra è che se alcuno è che habia pagato mancho de uno ducato el mese per cavallo, benchè credemo quisti essere pochi o niuno, pur se alcuno ce ne fosse, debbia, in questa nova compositione delli duy mesi, pagare ad rasone de ducato uno d'oro el mese per cavallo, et le (b) altre terre et lochi, li quali habiano pagato per el passato più che ducato uno per cavallo, intendimo che paghino quella medesima tassa che [ 125r] hanno pagato fino adesso per li dicti duy mesi. Siché in questo usaray ogni debita advertentia et diligentia necessaria, sequendo questo nostro ordine, el quale facemo servare per tucto. Data Mediolani, die vi maii 1452.

(a) Segue et cetera depennato.
(b) le ripetuto.