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487. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 maggio 6 Milano.

Francesco Sforza si compiace con Giovanni da Tolentino per il suo atteggiamento circa quello che hanno fatto quelli di Iannes e gli dice che è in attesa di sapere quale è la risposta di Gentile da Leonessa. Gli ridice la sua preoccupazione per la peste a Cremona e lo sollecita a intervenire per il contenimento del contagio, al qual proposito non gradisce che gli infetti siano banditi così dappresso alla città e che abbiano contatti con i sani. Lasci che i cittadini portino in città il fieno e punisca chi glielo impedisce.

[ 125v] Domino Iohanni de Tholentino.
Havimo veduto quanto ne haviti scripto per doe vostre, ale quale, respondendo, dicimo che ne piace vuy ne habiati advisati de l'acto usato che ha usato quilli de Iannes et delli modi che haviti tenuti circha ciò. Siché vogliati advisarne della resposta che haveriti havuta da Zentile et della provisione che gli haverà facta alla indemnità delli citadini nostri. Alla parte della peste ne rencresce et dole che facia quello damno che scriviti, et ne havimo quello cordiale despiacere che potessimo havere de alcuna altra cosa, in quisti tempi maxime. Pur se may desiderasti de far cosa che grata ne debia essere, vogliati mettere ogni vostra solicitudine et industria a provedere che questo fuoco non vada più inanzi, perché vedeti quanto importa al facto nostro, et dal canto vostro non gli manchati in cosa alcuna. Ma ben dicimo che nuy siamo advisati che in lo mandare fora li infecti de quella cità non gli è tinuto bon modo, perché sonno mandati in loco molto vicino alla cità, et che tucta volta praticano cum quilli che non sonno infecti, siché provedatili in quello modo che ve pare expediente che li altri non se habiano ad infectare, né quilli del campo. Alla parte del feno de quilli nostri citadini, dicimo che siamo contenti et volimo gli lo lassiati condurre a loro piacere dentro della cità, et se niuno cerchasse dargli impazo, volimo che li castigati. Data Mediolani, vi maii 1452.
Persanctus.
Iohannes.