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488. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 maggio 8 Milano.

Francesco Sforza scrive a Giovanni da Tolentino di essere stato informato dal famiglio ducale Troiolo da Duiono, residente a Piadena, che vi sono dieci uomini d'arme intenzionati a fuggire. Avuto da detto Troiolo una precisa indicazione di chi sono, li faccia tenere sotto buona custodia senza che siano tolti loro nč armi nč cavalli, ma tutto sia ben annotato, e lo informi speditamente di ogni cosa.

[ 126r] Domino Iohanni de Tolentino.
Carissime noster, Troyolo da D(u)ion(o), nostro famiglio che sta a Piatena, ne ha scricto che lui ne ha advisato che se degono fugire x homini d'arme delli nostri, secondo lo adviso che (ha) havuto da uno nostro amico. Pertanto ve dicimo che voi (a), subito havuta questa, habiati bona et chiara informatione dal dicto Troylo delli nomi de questi tali et, o de quilli della compagnia vostra, o deli altri nostri che siano, vedati haverli tucti in le mane et, havuti, tenerli socto bona custodia, ordinando che delle cose loro non sia mosso niente, né delli cavalli et arme, ma che omne cosa sia tolta per scricto. Et voi ne advisareti volando como havereti facto, et in questo non perdati uno actimo de tempo. Data Mediolani, die lune viii maii 1452, hora xiiii.
Persantus.
Cichus.
Consignata caballario hora xv.

(a) voi in interlinea.