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500. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 maggio 11 Milano.

Francesco Sforza scrive a Giovanni da Tolentino che tal Benedetto Borromeo, attualmente a Venezia, deve portarsi di lì per poi andare oltremonte. Vuole che in ogni modo cerchi di bloccarlo e di avvisarlo prontamente per sapere quale sia la volontà del duca.

Domino Iohanni de Tholentino.
Siamo informati che uno Benedecto Bonromeo, quale al presente deve retrovarse ad Venesia, fra pochi dì ha ad vinire in qua per passare li monti, el quale Benedecto deliberamo havere nelle mano, se possibele, e pertanto volimo, subito questa, ponati tale ordine alle bolecte et dove vi parerà bisognare, che, venendo el dicto Benedecto lì, non (a) possa passare né per terra né per aqua che vuy non ne siati advisato. Et como sapeti el sia lì, subito lo faciati destenere che non se possa partire et ce ne advisati che ve responderimo la voluntà nostra. In questo poniti ogni vostra diligentia et studio, perché venendo per lì el dicto Benedecto et non fosse retenuto, ne doleriamo de vuy. Data Mediolani, die xi maii 1452.

(a) Segue po.