Registro n. 7 precedente | 511 di 2129 | successivo

511. Francesco Sforza a Luigi Pitti podestà di Cremona 1452 giugno 2 Genivolta

Francesco Sforza scrive a Luigi Pitti, podestà di Cremona di aver appreso dei misfatti di quel Tommaso da Cremona che tiene agli arresti. L'avverte che non proceda oltre contro detto Tommaso senza direttiva ducale.

Spectabili dilecto nostro Aluysio de Pictis de Florentia, potestati nostro Cremone.
Havimo recevuta vostra lettera et inteso quanto ne haviti scripto circha li delicti de quello Thomaso da Cremona che haviti im presone. De tucto restiamo advisati et non ne accade respondere altro al presente, se non che contra dicto Thomaso non procederiti ad altra inovatione fino actanto vi advisarimo della intentione nostra, perché vi advisarimo delli modi haveriti ad servare verso de luy. Data in nostro exercitu apud Iuvenaltam, die ii iunii 1452.
Iohannes.