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52. Francesco Sforza al commissario di Pizzighettone (1452 gennaio 10 Lodi).

Francesco Sforza assicura il commissario di Pizzighettone che interverrà contro il provvisionato ducale Gianni dalla Tela per le "stranieze" avute nei suoi riguardi, ma, al momento, vuole che si prendano e si mettano ai ferri i famigli di detto Gianni, ladri di calze fuori da una bottega.

Commissario Pizleonis.
Havimo inteso quanto ne hay scripto dele stranieze che hay (a) usato Ianni dala Tella, nostro provisionato, contra di te: a questo non dicimo altro, perchè luy cum lo quale faremo rasone. Al facto che li famigli del dicto Ianni habiano furato doa para de calze fuora de una botega et cetera, te dicimo et commandamo che, subito, tu debii pigliare li dicti famigli et meterli im presone strectamente cum li ferri alli pedi, non lassandoli mai senza nostra lettera. Et cussì faremo contra tucti quelli che per l'avenire se trovaranno fare simele cose. Data ut supra.

(a) Così in A