Registro n. 7 precedente | 525 di 2129 | successivo

525. Francesco Sforza ad Americo de Fortis 1452 giugno 7 "in castris nostris"

Francesco Sforza assicura il famigliare ducale Americo de Fortis, che la faccenda di Gottolengo è sistemata. Gli eventi militari, il duca persiste a dire, "passano per nuy prosperamente" e andranno ancor meglio. Dicano pur quello che vogliono i Veneziani, ma noi, prosegue lo Sforza, "siamo pur signori della campagna, et chi haverà la campagna haverà el tucto". Lo informa che ha restituiti i carri di lì e disporrà la restituzione dei carri che "se retrovarano"

Nobili viro Americo de Fortis, familiari nostro dilecto.
Inteso quanto tu ne scrivi del facto de Gottolengo, respondimo che non è da dubitare perché quella cosa è conza in modo che sta bene, advisandote che ogni dì ne vene de l'altre et le cose passano per nuy prosperamente et andaranno de bene in meglio, e dicano et scrivano li inimici ciò che vogliano, chè nuy siamo pur signori della campagna, et chi haverà la campagna haverà el tucto, sichè conforti li homini ad stare di bona voglia. Al facto delli carri, nuy gli havimo facto restituire quilli che se sonno trovato qui et cussì li farimo restituire l'altri dove se trovaranno, et cussì scrivimo lettere patente, como vederay per fare restituire tucti quelli se retrovaranno. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.