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526. Francesco Sforza all'ufficiale delle munizioni di Cremona 1452 giugno 10 "apud Verola Alghisiorum".

Francesco Sforza dice all'ufficiale delle munizioni di essere stato informato da Gracino da Pescarolo delle munizioni inviate, di cui se ne riporta l'elenco. Siccome Manfredo da Forlì dovrà rimanere con il duca, gli ordina di farsi consegnare le munizioni. Siccome risulta che le polveri sono umide, comanda che le faccia mettere a seccare per poi metterle nel castello.

Prudenti viro offitiali munitionum Cremone.
Nuy siamo advisati per lettere de Gracino da Piscarolo como novamente luy ha mandato lì le infrascripte monitione da duere essere consignate in mano de Manfredo da Forlì, nostro famiglio, cioè, fassi cinquantaduy de ferro di fare fornire li sandoni; item prede cento una da bonbarda; item barili lxiiii de polvere da zarabotane signate 33; item barili lxxxviii de polvere de bonbarde signate B; item barili xxv de salnitrio signate S; item alchuni barili non signati nì 33, nì B, quali messi in numero delli barili da bonbarde fanno barili lxxxxii et posati rubbi ccccviiii; item insieme cum li barili del dicto salnitrio è pesato uno altro barile per errore, rubbi cxxx, delli quali barili perhò te advisamo ne sonno cavati duy barili da bonbarda, dove in summa denno essere 138v tucti dicti li barili clxx. Et perché de presente havimo ad operare in nostri servitii dicto Manfredo, ti comandiamo debbi farti consignare dicte monitione, le qualie conservaray et governaray bene per modo che quando bisognarà se ne possa retrovare el conto. Data in castris nostris apud Verola Alghisiorum, x iunii 1452.
Et perché quelle polvere sonno alquanto humide, vogliamo che le faci aprire et secarle separando quelle da bonbarda da zarabotane, le quale predicte munitione dappoy farale mettere in castello et farale ben currare. Data ut supra.
Bonifatius.
Cichus.