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538. Francesco Sforza al commissario di Pizzighettone 1452 giugno 16 "apud Longhenam et Adellum".

Francesco Sforza scrive al commissario di Pizzighettone, esprimendo l'auspicio che gli uomini di San Bassiano non abbiano noie e siano trattati umanamente.

[ 140v bis] Commissario Pizleonis.
Perché l'homini de San Bassano sonno vinuti qua ad acordarse cum nuy, ti comandiamo et volimo che da mò inanti non li faci, nè non li lassi fare veruna noya nè molestia contra loro nè sue cose, et sentendo che per quilli da Castilione o per altri gli volesse essere facto impedimento, provedi che non gli sia facto. Ymo tractarali et farali tractare bene, humanamente et amicabilmente, como li nostri subditi et homini, non divulgando però questa loro concordia hanno cum nuy, adciò che li inimici non habiano ad fargli noya. Ex felicibus castris nostris apud Longhenam et Adellum, die xvi iunii 1452.
Cichus. (a)

(a) La missiva è depennata e riportata alla carta 141r.